Valter Tagliazucchi
Il lavoro come materia prima
Curo l’impasto, rispetto i suoi tempi di lievitazione, un po come fa il contadino con la sua terra.
Il mio lavoro è materia viva, non posso forzarla.
Tutti i miei gesti quotidiani sono lavoro ma allo stesso tempo non lo sono. Sono i miei giorni, la mia casa, la mia vita. Farò questo lavoro finchè sarò vivo, perché non conosco altro modo di vivere. Ho imparato ad impastare anche i miei sogni, che escono sotto forma di profumo e sapore.
L’emozione che scrive la storia
È l’armonia della trasformazione, è la materia che assume molte sfumature, il tempo restituisce l’impegno.
È il profumo della tecnica che sprigiona bellezza.
È la testimonianza di quello che sono e delle mie radici.
È il valore di un’emozione, quella che ogni giorno il mio lavoro mi da, quell’emozione che scrive la mia storia.
Quando mangiate un panettone con il lievito madre, dentro c’è il racconto della mia vita, delle mie mani e di tutto quello che non riesco a dire con i miei modi semplici. Scegliete prodotti che raccontino qualcosa alla vostra anima, che abbiano storia e possano farvi emozionare.
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